Immagino la psicoterapia come una strada da percorrere insieme che porta ad un cambiamento. Si può Curare se c’è fiducia e alleanza.
La terapia cognitivo-comportamentale è una forma di psicoterapia basata su un modello della mente quale elaboratore d’informazioni sul Sé, sugli altri e sul mondo.
Tale approccio si basa sull’idea che le emozioni e i comportamenti vengano influenzati dalla loro percezione degli eventi (Beck, 1977).
Non è la situazione in sé a determinare direttamente ciò che le persone provano ma è piuttosto il modo in cui esse interpretano alcune esperienze.
Secondo tale approccio i disturbi emotivi sono causati dalla presenza all’interno della mente dell’individuo di schemi e conoscenze profondamente disfunzionali circa le proprie qualità personali, il comportamento degli altri, il futuro, ciò che è giusto o sbagliato e così via.
Il trattamento clinico mira all’individuazione delle distorsioni (errori) presenti nel processo di elaborazione cognitiva e nell’apprendimento graduale di nuovi schemi di pensiero e di azione. Tali schemi cognitivi sono le “lenti” attraverso le quali ognuno di noi interpreta la realtà e si formano attraverso una complessa interazione tra corredo genetico, temperamento, esperienze di vita, relazioni familiari, contesto culturale.
Oltre che offrire strumenti concreti per rispondere e risolvere il disagio, ritengo sia altresì importante aiutare il paziente a consapevolizzare il significato dei suoi sintomi e non trascurare mai la valutazione della sua personalità, insieme alla sua specifica storia di vita.
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