"Fu la paura a renderlo audace.” (Ovidio)

Ne soffre chi ha attacchi di panico frequenti ed è spesso in preda alla paura dei successivi attacchi di panico.

Si diventa in breve tempo molto spaventati in una situazione nella quale la maggior parte delle persone non proverebbe paura o malessere.

Durante un attacco di panico di possono avere i seguenti sintomi:

• respiro affannoso,
• palpitazioni,
• vertigini,
• formicolii alle mani o ai piedi,
• dolore al torace,
• sensazione di soffocamento o mancanza d’aria,
• tremori,
• sudorazione,
• vampate di caldo o freddo,
• bocca secca,
• nausea o nodo allo stomaco,
• debolezza alle gambe,
• vista annebbiata,
• tensione muscolare,
• impressione di non riuscire a parlare o a pensare,
• impressione che le cose intorno non siano reali o di essere lontani fin quasi a sentirsi distaccati dalle cose,
• paura di morire, perdere il controllo, impazzire o di comportarsi in modo bizzarro.

Le persone che soffrono di attacchi di panico tendono ad interpretare in modo erroneo e catastrofico diversi sintomi fisici come ad esempio la tachicardia per attacco cardiaco, il capogiro per uno svenimento, la vista annebbiata per cecità, la tensione muscolare per un ictus, tumore al cervello e così via.

Chi soffre di attacco di panico generalmente cerca di allontanarsi dalla situazione in cui si trova nella speranza che il panico cessi. Può cercare chi lo possa aiutare qualora dovesse svenire, avere un infarto o impazzire. C’è anche chi cerca di restare solo per la vergogna delle conseguenze di un  eventuale attacco di panico.