Lutto e perdita

    "Sempre sarai in un sorriso inaspettato o in un appuntamento con il mio destino."

(Meta E., A parte te, 2016)

 

     "E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire."

(Battiato F., Prospettiva Nevski, 1980)

 

     Quando si verifica la morte di una persona significativa la sua assenza fisica crea una intensa sensazione di mancanza e una acuta sofferenza psicologica che fisica che si può esprimere anche con  chiusura, isolamento, ritiro sociale, disperato desiderio di non andare più avanti, di non vivere più senza colui/colei che era così importante da rappresentare non solo un affetto ma anche un punto di riferimento e un appoggio stabile.

 

In generale di fronte alla morte dobbiamo confrontarci con qualcosa di troppo grande e sul quale non abbiamo alcun potere e alcuna possibilità di agire.

 

La reazione al lutto è personale e può essere influenzata da diversi fattori: circostanze che hanno portato al decesso; prevedibilità o meno con cui è avvenuto; le caratteristiche personali di chi subisce il lutto: età, grado di parentela, qualità di relazione col defunto, le caratteristiche psicologiche personali; le risorse presenti all’interno del contesto in cui si vive.

 

L’esperienza della morte di chi si ama ci mette di fronte alla necessità di elaborare il lutto, un lavoro psichico che si compone di diverse fasi:

 

  1. disperazione: torpore, stordimento, perdita di lucidità, negazione;
  2. intenso desiderio e ricerca della persona deceduta. Si può provare ansia, rabbia, confusione, irrequietezza.
  3. disorganizzazione e disperazione: apatia e rischio depressivo.
  4. riorganizzazione e recupero.

 

E’ auspicabile avere il tempo di salutare e piangere perché ciò aiuta a riprendere in maniera equilibrata il regolare corso della vita e delle cose.

 

La risoluzione del lutto in genere si verifica quando la persona è in grado di costruire dentro se stessa una rappresentazione scaldante della relazione che aveva.

 

Purtroppo non sempre e non per tutti è possibile il compimento del processo di elaborazione del lutto in tempi rapidi e in maniera positiva; talvolta si può restare bloccati per molto tempo senza riuscire ad accettare l’accaduto e poter proseguire il cammino della propria vita.

 

    E’ molto frequente e sottovalutata la scoperta che alla base di un profondo malessere esistenziale e di patologie mentali vi sia un lutto irrisolto che potrebbe anche pesare sulle generazioni successive.

Il mio studio

Dr. Nicola Gammone

psicologo psicoterapeuta,

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