"Il carattere è il destino.” (Eraclito)
Con il termine personalità s’indica una modalità strutturata di pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto e che risulta da fattori temperamentali, dello sviluppo e dell’ esperienza sociale.
La personalità non è fissa e immutabile ma si evolve attraverso le situazioni che formano la storia dell’individuo.
Per tratto di personalità s’intende un modo di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi che si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali e si dimostrano stabili nel tempo. La caratteristica comunemente più condivisa del tratto è la sua stabilità.
Esempi di questi tratti sono il tratto narcisistico, dipendente, ossessivo o paranoide di personalità.
I disturbi della personalità s’instaurano quando uno specifico tratto di base assume caratteristiche abnormi, si presenta in maniera eccessiva o troppo rigida e inflessibile oppure in tutte le circostanze della vita. Ad esempio alcuni soggetti tendono sempre a dipendere dagli altri mostrando grande difficoltà nel riconoscere e nell’esprimere il proprio punto di vista; altri invece sono sempre volti a raggiungere grandi mete nella vita e ad avere una visione onnipotente di sé che fa perdere completamente di vista l’altro e i suoi bisogni. Altri ancora tendono nelle separazioni a sentirsi più svuotati, soli e abbandonati rispetto alla norma.
I disturbi di personalità possono essere considerati come varianti patologiche della personalità normale.
Le categorie diagnostiche individuate e proposte dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM 5) sono le seguenti:
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